venerdì 1 giugno 2012

PROGETTO ESAME


Mi sono appassionato presto al mondo della grafica e della post produzione; l'idea di creare ciò che non esiste mi ha emozionato fin da piccolo, quando con i miei disegni creavo strani pianeti abitati dalle più stravaganti creature.
Oggi, grazie a computer e a software possiamo portare alla “vita” le nostre fantasticherie.
Ho pensato a lungo su come potevo integrare questa mia passione al mondo della fotografia senza ricadere nel banale e nel “già visto”.
L'elaborazione digitale di una fotografia come il foto-inserimento architettonico o il fotomontaggio è all'ordine del giorno e il più delle volte nemmeno riusciamo a percepirla.
Come creare qualcosa di creativo lavorando con la fotografia?
L'idea mi è venuta dopo aver effettuato numerose ricerche in internet, imbattendomi in due artisti-fotografi.

VICTOR ENRICH

Le foto, o meglio le elaborazioni di Victor Enrich stanno facendo il giro del web. Molto spesso vengono prese come burle e utilizzate in quei pop-up stile “vero o falso”. Ovviamente ciò che ritrae Victor non è reale. Ciò che troviamo interessante nelle sue opere, che hanno un riscatto così popolare, è il realismo che ci confonde. Forse un architetto o un ingegnere messi d’innanzi a queste immagini sanno che non sono vere, ma una persona della strada si chiede se lo siano. Questo è interessante.









IGNACIO TORRES

Ignacio Torres, fotografo californiano, sperimenta con le immagini l’idea che gli uomini siano fatti di polvere di stelle, ricreando galassie in miniatura sparando polvere e coriandoli e colpi di flash! l’utilizzo delle gif animate e il movimento per dare tridimensionalità è quel qualcosa in più che rende questo lavoro degno di nota! l’atmosfera delle foto è magica e di pura ispirazione!









Dopo aver visionato i lavori di entrambi gli artisti ho pensato l'effetto che si sarebbe ottenuto fondendo i due stili.
Creare oggetti tridimensionali che possano muoversi nella staticità della fotografia, senza togliere importanza allo scatto e viceversa.
L'immagine fotografica rappresenta una frazione di tempo che viene catturata e impressa sulla pellicola con questa tecnica voglio dar “vita” a oggetti che altrimenti rimarrebbero rinchiusi nello scatto.
Il loro movimento è una metafora visiva per il collegamento spaziale che condividiamo con gli oggetti e il mondo che ci circonda.



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